Lettera al Corriere della Sera

17/10/2002

Spett.
Corriere della Sera
Via Solferino 28
20121 Milano

Raccomandata A.R.
Anticipata per fax

All’attenzione del dott. Ferruccio De Bortoli Direttore Responsabile

Scrivo a nome di una piccola associazione di recente costituzione che si interessa della cultura legata alla nostra tradizione armiera e dei problemi che si presentano nell’uso delle armi. Non più tardi di qualche giorno fa avevamo apprezzato la pubblicazione della notizia che il comune di Treviso ha istituito dei corsi di tiro presso il locale poligono. Ma questa è una notizia di facile riporto che non ingenera commenti negativi e cadute di immagine di quello che noi invece sosteniamo. Dobbiamo invece lamentare che nei giorni successivi di ieri e di oggi si è incorso nelle notizie in inesattezze di rilevante valore tecnico e nel contempo si è teso a dare un’immagine negativa dell’arma, più che della persona che le ha maneggiate. L’inesattezza riguarda la descrizione nell’articolo apparso ieri del killer americano che usa pallottole calibro 223 e grazie al maggiore diametro della palla riesce a dare più potenza e velocità in quanto si può caricare più polvere. La palla non c’entra nulla è il bossolo che ha più polvere e sarebbe micidiale anche una palla più piccola con una simile carica di polvere permessa dal bossolo da fucile e non da una munizione da pistola. Oggi invece si parla dell’eccidio di Torino e nella descrizione delle armi in possesso al pazzo omicida si parla di una carabina Ansotz, parlavate forse di anschuetz scritto anche senza e ma coi punti sulla u, vero? Perché parlando di auto non scrivete di Laconia invece che di Lancia? Ora la persona le armi le deteneva legalmente, quindi aveva superato un attento esame per il rinnovo della licenza. Perché non si parla di cosa sia stato fatto per vedere se se la meritava, ma si preferisce fare un articolo fra il semiserio ed il dileggiante che fa credere che in Italia tutto sia permesso e che bisogna combattere la detenzione delle armi regolari e non quelle irregolari, che come da Voi affermato sono il doppio? Riterrei opportuna una rettifica di tali informazioni lesive del buon comportamento di tiratori, collezionisti ed altro di armi almeno dovuta, magari con la pubblicazione di questa lettera anche se eventualmente in via anonima.

Distinti saluti

Maurizio Piccolo
Il presidente
www.auda.it