Lettera aperta ai Signori On. Fistarol ed On. Fioroni

18/05/2003

AL SIGNOR MINISTRO DEGLI
AFFARI INTERNI DOTT. PISANU
PALAZZO DEL VIMINALE
Piazzale del Viminale - 00184ROMA

AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
DOTT. DE GENNARO
PALAZZO DEL VIMINALE
Piazzale del Viminale - 00184 ROMA

OGGETTO: Circolare inerente i controlli sui titolari di licenza di porto d' armi e provvedimenti emanandi in materia.

Illustrissimi Sig. Ministro e Sig. Capo della Polizia, scrivo la presente lettera in qualità di Presidente di una, per ora, piccola associazione di utilizzatori ed appassionati di armi da fuoco e non, l'AUDA - Associazione Utilizzatori delle Armi, di cui potrà vedere scopi e finalità, incluso lo Statuto, nel nostro sito Internet www.auda.it.
Veniamo al punto della questione: dopo i recenti fatti di Aci Castello e Milano, le SS.LL. hanno ritenuto opportuno adottare una circolare, presentata come l'inizio di una fase di riforma dello status quo ante, con la quale si invitava le Autorità locali di PS a procedere una revisione straordinaria delle licenze in corso in materia di armi.
Si permetta di rilevare quanto segue; la disposizione appare meramente derivata da fatti emozionali, ben noti, e sicuramente è un palliativo rispetto ai reali problemi da affrontare. Si chiede ai Sigg.ri Prefetti e Questori di attivarsi per il procedere ad una revisione straordinaria delle licenze di porto d'armi di durata pluriennale (licenza di porto di fucile ad uso anche di caccia e licenza di porto di fucile ad uso tiro a volo) chiedendo di pretendere accurate certificazioni mediche previste dal decreto interministeriale del 1998, per tutti coloro che non hanno rinnovato o presentato tali certificati nei 12 mesi precedenti. Sul quanto sia utile una tale misura basta pensare al fatto che , nell'episodio di Milano, tali documenti erano stati rilasciati all'autore della strage non più di due mesi prima del fatto. Cosa vuol dire accurati controlli? L'Autorità di PS non può certo sindacare il contenuto medico del certificato della ASL competente, e questa, o meglio l'Ufficiale Sanitario operante, non è detto che conosca la storia clinica del richiedente, stante la riservatezza cui l'eventuale psicologo o psichiatra che lo avesse in cura deve attenersi per deontologia professionale e per legge. E, come i fatti hanno dimostrato, a differenza di altri fattori ( esami del sangue e urine, ecc. idonei a rilevare l'abuso di sostanza psicotrope) non è certo un colloquio annuale a dare la possibilità al Medico procedente di riconoscere disturbi comportamentali o peggio. Il tutto considerando poi che, se le Autorità Locali di PS richiederanno l'esibizione di tali certificati, richiederanno, nei fatti, una visita medica coattiva fuori dei casi previsti dalle leggi vigenti, con altresì oneri fiscali (c.d. ticket sanitari) altrimenti non dovuti. Il tutto in contrasto con i diritti di libertà individuale previsti dalla nostra Carta Costituzionale. E se è vero che l'art. 9 del TULPS concede a Prefetti e Questori, un potere di dettare disposizioni straordinarie, è pur vero che esse, come tutti gli atti amministrativi, devono essere motivati. E pertanto, in assenza di una causa che possa far ritenere il destinatario del provvedimento "capace di abusare delle armi" (come recita il TULPS), richiedere indistintamente a tutti i possessori di licenza un controllo, includendo anche coloro che mai, per il loro precedente comportamento, hanno dato adito a dubbi, è un palese e grossolano errore di diritto.
La misura non appare altro che un mezzo vano inteso a rassicurare la pubblica opinione, ulteriormente allarmata da trasmissioni televisive che hanno demonizzato, in maniera grossolana a dir poco, i tiratori sportivi e gli appassionati ed utilizzatori di armi, che noi ci peritiamo di rappresentare e tutelare. Nel respingere fermamente l'equazione detentore di armi = potenziale assassino, sia nei media sia presso la Pubblica Autorità, chiediamo che la lettera circolare di cui all'oggetto, sia subitamente ritirata, così da evitare ai cittadini un grande spreco di tempo e una spesa ingiustificata ed illegittima, senza alcuna utilità per la sicurezza pubblica.

Cordiali saluti,

Il Presidente AUDA
Maurizio Piccolo